In buca...

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LittleRinoa89
view post Posted on 15/11/2010, 23:15




Giornata tranquilla, perfino monotona a dire il vero. Sono circa le 5 del pomeriggio e pur non avendo richiesto la sua presenza, sono sicuro che quando l'orologio a pendolo scoccherà l'ora esatta, Sebastian apparirà alla porta d'entrata offrendo la mia giornaliera tazza di the. Come ogni monotono pomeriggio...
Mi alzo dalla poltrona e mi dirigo verso il tavolo da biliardo. E' da parecchio tempo che non viene usato ma è comunque tutto perfettamente in ordine, senza nemmeno un granello di polvere: questo è ciò che ci si aspetta dalla servitù di casa Phantomhive, dopotutto.
E' da parecchio tempo infatti che la Regina non assegna qualche caso interessante: di solito quando arriva l'ora di negoziare sono solito ospitare in questa sala i miei "clienti"... Una partita amichevole a biliardo è ciò che ci vuole per rilassare gli animi e stipulare un buon prezzo...
Raccolgo le palline e le dispongo nel triangolo, perfettamente al centro del tavolo. Mancano meno di due minuti all'ora del the: posso concedermi un tiro, nel frattempo. Preparo la stecca e mi accingo a colpire la biglia bianca.
Un solo colpo. Dev'essere sufficiente.
Mi reputo piuttosto capace in questo gioco. Dopotutto sono Ciel Phantomhive, erede per l'appunto della più prestigiosa fabbrica di giocattoli. Come potrei non dilettarmi in un gioco come questo?
E in effetti questo colpo sembra essere perfetto: forte al punto giusto, la bianca colpisce il triangolo delle biglie colorate che con diversi schiocchi secchi sembra frantumarsi in mille pezzi colorati. Sembra l'avvio di un esplosione...
Come ovviamente previsto tutte le biglie seguono quasi meccanicamente la via che devono seguire: la rossa se ne va in buca laterale senza difficoltà, la gialla si scontra con la blu e, dopo aver disegnato un angolo acuto, rotola verso di me e va a finire nella buca all'angolo sinistro... Tutto calcolato.
Ma ecco... qualcosa d'imprevisto!
La pallina nera sembra dirigersi direttamente verso la buca di fronte a me, dall'altro capo del tavolo ma, quasi deviata da una mano invisibile, scocca contro il bordo e carrambola di nuovo verso il centro. Poi si ferma, quasi con fare impudente, per disobbedire al mio volere.
- Tze... - borbotto, facendo una smorfia insoddisfatta. Scruto per qualche secondo quella pallina nera insolente. Sembra quasi voglia ricordarmi qualcosa.
Nella vita, anche quando sembra che tutto proceda a gonfie vele, c'è sempre qualcosa che va storto. Un piccolo particolare che rovina tutto... C'è sempre la maledetta biglia che non vuole entrare in buca...
Questo pensiero mi fa innervosire. Accigliato afferro la pallina rimasta sola sul tavolo: una macchia nera sullo sfondo verde speranza...
Con tutta la forza che ho in corpo, scaglio la biglia attraverso la stanza, verso la porta d'entrata.
In quel preciso istante suona l'orologio a pendolo. Le cinque...

SPOILER (click to view)
Così va bene? Avevo il dubbio sul fatto se dovessi continuare la storia iniziata dal Bocchan precedente... Alla fine ho ricominciato con un altro discorso...^^
 
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R e v y
view post Posted on 21/11/2010, 23:41




OT:// Preferiamo la terza persona Rinoa, non la prima ^^ Se ci riesci alla prossima risposta fallo! Per la prima va bene lo stesso!
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Non un solo difetto poteva scompigliare quell'impeccabile eleganza, e quel portamento magnificamente perfetto che ha assuno quel pomeriggio. Già, quell'assurdo e sempre uguale pomeriggio.
Ma perchè non c'era niente da poter lamentare?
Perch lui è un perfetto maggiordomo, lui DEVE fare sempre le stesse cose.
Per cui il carrello che ora trasporta il miglior servizio da thè di casa Phantomhive risultava essere in pericolo.
Con il sorriso sulle labbra e la porta completamente aperta afferra la pallina come se fosse una piuma sul palmo della mano e la osserva per pochi secondi, perfettamente lucida seppur con un imperfezione a lui poco nota. La rigira nuovamente nelle mani mentre il suo sguardo di sposta repentino e ambiguo sul signorino, accigliato, seduto dall'altra parte del tavolo.

-Se preferiva non ricevere il thè questo pomeriggio, poteva anche avvisarmi, avrei piacevolmente sostituito il tutto con una bevanda più accomodante...-

Porta la pallina vicino al tavolo e la poggia delicatamente sul tessuto verde facendola scivolare poi lentamente verso il ragazzino scocciato che lo guardava impassibile.

-Comunque, lo reputo un peccato, come lo è anche darlo impasto a quei tre.-

E dicendo quei tre, intende ovviamente il resto della servitù Phantomhive.
Rialza poi la testa dal tavolo spostando il suo lungo ciuffo corvino dietro l'orecchio e attendendo una qualsiasi frase sarcastica dal signorino, una delle solite che sicuramente gli avrebbe fatto più venire voglia di assaggiarlo prima del previsto.
 
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LittleRinoa89
view post Posted on 23/11/2010, 11:57




Le particolari abilità di quel Demone nel fare qualsiasi cosa con estrema disinvoltura ed eleganza, non mancano mai di stupirlo nel profondo. Ciel però continua ad ostentare la sua espressione assolutamente corrucciata e impassibile, ascoltando la voce melliflua del maggiordomo che gli si avvicina.
- Smettila di perdere tempo in inutili ciance, o dovrò cominciare con il mozzarti quella lingua... - replica Ciel, in tono di falso distacco, accomodandosi sulla poltrona e accavallando le gambe. In quella stanza, quasi sicuramente, da qualche parte c'era un tagliacarte: chissà se sarebbe servito a qualcosa con quella lingua troppo lunga...
Con un mezzo sorriso sulle labbra, Ciel attende che Sebastian gli versi il thè e glielo porga. La tazza in ceramica finemente lavorata, il miglior servizio Phantomhive. E il profumo proveniente dall'infuso al suo interno non è certo da meno: speziato al punto giusto e dal profumo quasi orientale. Ciel non ricorda di averne mai assaggiato uno del genere. Probabilmente era una nuova importazione dall'Oriente.
- A proposito di ''quei tre"... Che stanno combinando? Non si sentono né grida né schianti da un bel po'. E' insolito... - constata Ciel, alzando lo sguardo dalla bevanda e aguzzando l'udito.
Conoscendo il restante Staff al servizio di Casa Phantomhive (a parte il vecchio Tanaka, silenzioso e spesso non esplicitamente partecipe ai ritmi quotidiani della Casa), il fatto di non avvertire nient'altro oltre all'assoluto silenzio si rivelava essere più preoccupante di qualsiasi altra cosa potesse succedere...
 
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R e v y
view post Posted on 23/11/2010, 16:51




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Versa il thè con calma, annusando quello che poteva da fumo che usciva lento e pigro dalla tazzina in porcellana decorata.
Un sorriso sempre dipinto sulle labbra provocato da quella sorta di minaccia, tanto spaventosa quanto inutile, se si tratta di lui.

-Beh, credo sia dato dal fatto che questo è il loro tempo di pausa.-

Risponde semplicemente alla domanda rivolta dal signorino che sorseggiava il thè squisitamente composto, come se nulla fosse successo.

-Spero che lei sia consapevole che dopo il thè, l'ora dei giochi è finito, signorino...ha un mucchio di lavoro accatastato sulla scrivania che non ha ancora toccato, la dovrò ammonire per questo.-

E' da giorni che insiste su quel punto, ma non ha avuto riscontri positivi a quanto vede, sulle azioni del signorino, che imperterrito continuava a non far nulla.

-Posso chiedervi se c'è qualche disguido, o problema durante questi giorni di totale nullafacenza?

Sorride, un sorriso ancora più ampio mentre lo sguardo ceruleo dell'altro si posava sul suo, scarlatto e tenbroso.
 
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LittleRinoa89
view post Posted on 23/11/2010, 19:00




Ed ecco che Sebastian ricomincia a ricordargli dei suoi compiti, in quanto erede della famiglia Phantomhive. Il maggiordomo continua a ripetergli i suoi doveri da parecchio, ma con la stessa assiduità, Ciel sembra sempre più deciso ad ignorarli e a rifiutare di constatare l'effettivo aumento delle scartoffie sulla scrivania.
Con uno sbuffo indolente risponde: ...Certo, certo... Dopo il thè vedrò di mettermi al lavoro...
Ma il suo tono è ancora una volta piuttosto vago.
Si costringe a spostare lo sguardo su quegli occhi scarlatti di fronte a lui.
''Nullafacenza'' la chiama lui... Come se quel demone potesse capire ciò che passa per la testa a Ciel in quei giorni! Di che si deve preoccupare lui, in fondo? Eseguire i doveri di shitsuji nei confronti del padrone. proteggerlo e preservare la sua anima integra fino al giorno in cui egli porterà a termine la sua vendetta... Chissà quanto tempo mancherà a quel giorno, forse mesi, anni... Chissà se quegli occhi rossi e penetranti nascondevano o meno una certa fretta...
Nessun problema che possa interessarti, al momento... Solo inutili contratti e lettere di invito ad ancora più inutili e noiose cerimonie a cui ci si aspetta che io debba presentarmi... risponde Ciel, in tono cupo.
Sebastian sa già quanto lui sia restio a presenziare a quelle ridicole cerimonie ufficiali e colme di Nobili pomposi e ipocriti.
Ciel si concentra di nuovo sul suo thè prima di cambiare discorso.
...Piuttosto... C'è qualche novità riguardo i ''bassifondi''? Ti è giunta qualche notizia riguardo il Ragno...? s'informa il ragazzo, quasi con noncuranza...
 
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R e v y
view post Posted on 24/11/2010, 15:51




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Lo sguardo che passa da un altra parte. Il cambio di discorso, la leggera insicurezza sulla voce appena tangibile, cosa che solo lui può avvertire con appena due anni di servigi a quel ragazzino.
Si può capire lontano un miglio che no, non aveva intenzione di svolgere neanche quellìoggi i suoi compiti. Non c'è cosa più odiosa, indisponente e irritante del lavoro arretrato, qualcosa come la perfezione. Perchè non c'è mai perfezione nei paraggi? Perchè è sempre lui a dover dare la perfezione?
Sospira rassegnato e scocciato da quei pensieri, dopotutto lui è un demone, e i suoi obbiettivi sono ben altro...anche se si tratta della stessa sconsiderata persona.
-Nulla di nuovo, signorino, anzi, credo che questa faccenda si sia dileguata nel nulla, la cosa sembrerebbe molto sospetta, ma è lei quello a ricevere ordini e informazioni da sua maestà...credo ch almeno per un bel pezzo non sentiremo nulla riguardo...il ragno.
Già, il ragno. Quel ragno. Nonostante la visita a casa Trancy, niente lo ha portato a lui, nessun indizio, nessun colloquio, nessuno di quei sguardi sprezzanti.
Devo dire che li ha allenati bene.
Ovviamente riferendosi a cameriera e signorino angoscioso e impertinente. Uno sguardo di nuovo sul signorino che è intento a bere il thè, e poi un sorriso, diverso da i suoi soliti sorrisi. Molto appagante, beh, un pò ringrazia il fato per averglielo mandato così. Riservato, severo, orgoglioso, debole, irresistibile, e succulento.
-Possiamo non preoccuparcene fino a nuove notizie.-taglia corto poi -Preparo subito il vostro studio...allora, credo ci vorrà tutta la serata.-
Il viso divenne sadicamente convincente e con un inchino sta per uscire dalla stanza, mentre poggia la mano inguantata sul pomello.
 
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5 replies since 15/11/2010, 23:15   66 views
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